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    MatofobiaLa paura della matematica o matofobia, sembra che abbia origine soprattutto nella scuola primaria, dove spesso ci sono docenti che si possono trovare in condizione di insegnare una materia che non amano, o essere essi stessi affetti da matofobia.

La paura della matematica non è uno scherzo, ma una vera e propria forma d’ansia che, secondo uno studio fatto presso l’Università di Chicago, accende gli stessi circuiti che, a livello neuronale, si attivano quando si prova un dolore fisico.

Tra le varie cause, si ha il senso di impotenza nella risoluzione del problema, l’eccessivo formalismo della materia, il fatto che non capire un concetto può invalidare la comprensione di quello successivo, scarse situazioni motivanti in classe, ma anche preconcetti secondo i quali ci sono persone congenitamente portate e altre negate, che l’abilità matematica distingue le persone più intelligenti, che ci sia una netta divisione tra sapere scientifico e sapere umanistico.

Come aiutare gli allievi affetti da matofobia, o addirittura odio per la materia?

È chiaro che il problema non è la matematica, che ha comunque un suo fascino.

Il rimedio è soprattutto psicologico.

Rendere la materia più attraente, far sentire gli allievi motivati, far acquisire loro principalmente la fiducia in sé stessi.

Il binomio concetto-tecnica che li porta a fallire, potrebbe trasformarsi in tecniche-concetto.

Mi spiego.

La matematica tradizionale è molto dimostrativa e meno computazionale.

La matematica vedica è il contrario.

Un metodo veloce per moltiplicare per 10, 100, 1000, si sa, è aggiungere degli zeri.

Questo è un metodo speciale che velocizza il calcolo.

Nella matematica vedica ci sono molti metodi speciali.

Offrono la possibilità di scegliere la tecnica da usare, stimolano la fantasia numerica, il calcolo mentale e la fiducia in sé stessi.

Molti insegnanti nel mondo integrano la matematica vedica nelle loro lezioni e ottengono risultati sorprendenti specialmente con gli allievi più ostici.

Ma per fare questo, non è stato sufficiente imparare due trucchetti da applicare, ma hanno prima interiorizzato la materia.

Quello che propongo è un progetto di apprendimento della matematica vedica con un primo volume base con solo calcolo numerico, dove le parole chiave sono esercizio e verifica.

Nelle prossime pubblicazioni approfondirò ed estenderò i concetti in ambito algebrico, geometrico e trigonometrico.

Il primo volume dal titolo

Elementi di matematica vedica con esercizi. Corso base”

 

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